Il viaggio alla ricerca della salvezza. Era quello compiuto dai pellegrini che percorrevano la via Francigena. A Pistoia, dopo avere venerato la sacra reliquia di San Iacopo, essi uscivano dalla porta nord della città nei cui pressi sorge la pieve di Sant’Andrea, incamminadosi poi per la via Francesca, un diverticolo della Francigena.
Sul finire del tredicesimo secolo Giovanni Pisano è il più geniale e innovativo tra gli scultori europei. Il pulpito che è nella pieve di Sant’Andrea è autentico capolavoro d’arte plastica dove la scultura tende a farsi architettura ed esprime un’articolata simbologia dettagliata nelle parti che, nel loro insieme, danno luogo ad una composizione unitaria tra architettura e scultura.
Nel XVII secolo il pulpito è stato rimosso dalla sua sede originaria. Il rimontaggio non eseguito a perfetta regola d’arte, unito alle variazioni della falda acquifera nel terreno sottostante e ad altre ipotesi da verificare hanno determinato un assetto strutturale del pulpito che da tempo è fonte di preoccupazione.
Il pulpito di Giovanni Pisano è stato rilevato dal Laboratorio Geco con le più aggiornate tecniche della geomatica, realizzandone il gemello digitale. Questo artefatto sarà di fondamentale utilità per conoscere forma e dimensioni di ogni parte dell’opera e rappresenterà le condizioni dell’importante monumento dal punto di vista della consistenza materica e dello stato di conservazione. Sarà così possibile esplorare anche ipotesi di riposizionamento delle sue parti nella ricerca dello stato originario nonché simulare virtualmente, nel contesto dello spazio della chiesa, un’eventuale sua futura diversa collocazione.