L’Angelo diventato diacono

Una delicata figura policroma che vesta la dalmatica, propria dei diaconi, ostende un piatto con sopra la monocroma grande testa decapitata del Battista. Sul retro della statua, all’altezza della scapole vi  sono due grandi asole che un tempo, verosimilmente, costituivano l’ancoraggio delle ali.

Nell’Antico Palazzo dei Vescovi, Fondazione Pistoia Musei, è conservato uno dei gruppi lignei più avvincenti del Medioevo italiano per stile e originalità iconografica: l’Angelo con la testa di San Giovanni Battista, attribuito a Giovanni Pisano.

Nel 1361 all’angelo furono asportate le ali e la scultura venne posta in un tabernacolo del Battistero di Pistoia, dove è rimasta fino al 1970. Per studiare la genesi dell’opera, di recente restaurata e per meglio comprenderne la struttura e la morfologia interna è stata impiegata la tomografia assiale computerizzata (TAC).

Nella realizzazione del modello digitale della scultura il Laboratorio GeCo ha impiegato due delle più comuni tecniche di digitalizzazione: la fotogrammetria, per il rilievo e il laser scanner, per documentare il contesto. Mentre la fotogrammetria ci permette di rilevare la superficie esterna della statua, la TAC ne indaga la consistenza interna.

Questi due modelli integrati consentono di ricavare importanti informazioni sia sulle modifiche di cui l’opera è stata oggetto nel tempo che sul suo stato di conservazione.

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